terça-feira, 12 de junho de 2012

RESENHA EM ITALIANO SOBRE MEU DOCUMENTÁRIO "ERA UMA VEZ NA CIDADE ATÔMICA"

A SEGUIR, A RESENHA DE ALESSANDRA MURONI, EM ITALIANO, SOBRE MEU DOCUMENTÁRIO "ERA UMA VEZ NA CIDADE ATÔMICA" (ONCE UPON A TIME IN THE ATOMIC CITY). 

 
ALESSANDRA, QUE MORA NA INGLATERRA, PESQUISA SOBRE CINEMA E LITERATURA. ENTRE OUTRAS COISAS, ELA É AUTORA DE UMA MONOGRAFIA SOBRE CINEMA AFRO-DESCENDENTE E O MOVIMENTO "BLACK PANTHERS" NOS EUA. SEGUE A RESENHA DELA:
 
L'essere umano e la natura sono in eterno conflitto, in bilico tra amore e odio. Amore per la bellezza che il mondo sa regalare, odio per come essa viene bistrattata dall'uomo. Amore che sa dare la natura, accogliendo l'uomo, e bistrattandolo e anche uccidendolo se necessario per proteggere sé stessa.
Negli anni Settanta dei ricercatori anonimi, forse tedeschi o americani, costruirono dei tunnel per rubare uranio per i loro studi su una (possibile?) nuova bomba nucleare.
Ma la natura si ribella, ed ecco che la natura punisce facendo ammalare di cancro i residenti.
Once Upon A Time An Atomic Bomb indaga in che modo il male insito nella mano dell'essere umano, possa minare lo splendore dell'ambiente in nome della scienza.
Il documentario di Riccardo Migliore offre lo spettacolo di paesaggi (apparentemente) incontaminati, che in realtà nascondono l'incubo di Hiroshima e Nagasaki, il male nascosto che si manifesta sotto forma di una cellula tumorale.
Il regista si sofferma con campi lunghi sulla bellezza di questi posti, e l'ottimo utilizzo della fotografia ne esalta lo splendore, con panorami mozzafiato, tramonti, alberi, la terra, che fa da splendida cornice e allo stesso tempo da contrasto alle drammatiche testimonianze di chi ha perso la madre o il padre per colpa di questa "ricerca".
Se dal punto di vista narrativo è ineccepibile, dal punto di vista tecnico è lievemente carente, dovuto alla scarsità di budget, finendo per influire inevitabilmente sulla tecnica, specialmente nelle carrellate, poco fluide, mentre i campi lunghi sono perfetti, ma nel complesso è un'opera ben diretta e soprattutto interessante, che ci fa venire in mente quanti errori ha commesso l'uomo nel corso degli anni, e quanti errori continua a fare a danno del magnifico paese che ci ospita: il mondo.
Voto: 7.5

(ALESSANDRA MURONI)

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